Contro la progressione della miopia. È il momento di “scoprire” le lenti morbide?
27 Febbraio 2024Ortocheratologia ipermetropica. Un’opzione interessante anche per i presbiti.
16 Marzo 2024Gestione miopia e lenti a contatto multifocali: quale geometria privilegiare?
di Alessia Bellatorre e Giorgia Meneghel
Contributo di SOPTI - Società Optometrica Italiana
Evidenze da diffondere e implicazioni per la pratica
- È ormai assodato che le lac multifocali centro lontano, nate per la correzione della presbiopia, sono efficaci nel rallentare la progressione della miopia.
- La loro efficacia è maggiore se vengono utilizzate addizioni più elevate. In questo caso potrebbe essere utile orientarsi verso lenti personalizzate, ovvero fatte su misura.
- Un’addizione più alta (anche fino a +5.50D) può significare maggiore efficacia, ma attenzione: oltre un certo valore il risultato potrebbe non cambiare significativamente.
- Se si opta per soluzioni personalizzate, la buona notizia è che l’uso di addizioni più elevate nei bambini non comporta un aumento delle complicanze.
Focalizziamo immediatamente l’attenzione sul tema che intendiamo trattare: l’approccio alla gestione della progressione miopica attraverso l’impiego di lenti a contatto morbide multifocali. Può sembrare una questione secondaria, soprattutto se ci riferiamo alle lenti centro lontano che siamo abituati a usare nei soggetti presbiti, visto che esistono lenti studiate apposta per trattare i bambini miopi, come le dual focus e le EDOF. Eppure, anche le multifocali sono state ampiamente utilizzate con successo per il controllo della miopia, dunque il professionista può fare affidamento anche su di esse, ampliando la gamma delle possibilità di intervento.
Sorgono domande cruciali: quanto posso fare affidamento sulle lenti disponibili sul mercato? Quale configurazione geometrica è da preferire? È necessario optare per soluzioni personalizzate su misura?
Dal BLINK study (Bifocal Lenses In Nearsighted Kids) emergono evidenze interessanti; si tratta di un trial clinico randomizzato, durato tre anni, che esamina l’effetto dei differenti poteri di addizione (alto e basso) delle lenti a contatto multifocali centro lontano sul controllo della progressione della miopia nei bambini. Si dimostra come le lenti con bassa addizione non risultano efficaci nel controllo della progressione miopica, poiché non generano un sufficiente effetto di defocus miopico. I primi risultati positivi si ottengono con lenti che presentano un’addizione alta uguale o maggiore di +2.50D 1.
Uno studio pubblicato nello scorso dicembre si è proposto di valutare l'efficacia e la sicurezza dell’uso di lenti a contatto monofocali nel controllo della miopia nei bambini in età scolare, utilizzando una lente a contatto morbida monouso, progettata con un'elevata potenza aggiuntiva periferica. Lo studio, uscito sulla rivista Ophthalmology and Therapy, è il seguente:
Efficacia delle lenti a contatto morbide multifocali nella riduzione della progressione miopica tra gli scolari taiwanesi: uno studio clinico randomizzato con occhi appaiati.
Si tratta di un trial clinico randomizzato in doppio cieco, della durata di un anno, che valuta l’efficacia delle lenti a contatto morbide multifocali, rispetto alle lenti a contatto monofocali, nel rallentare la progressione della miopia tra gli studenti taiwanesi. Sono state utilizzate lenti a contatto multifocali usa e getta con centro per lontano, con addizioni periferiche variabili tra +3.00D e +5.50D. Le aspettative erano quelle di trovare una maggiore efficacia con addizioni più elevate, ma confrontando i risultati ottenuti non sono emerse differenze statisticamente significative tra le diverse addizioni. È plausibile che esista un valore soglia (> +2.50D) oltre il quale il defocus miopico periferico ha un effetto abbastanza costante.
Al contrario, una recente metanalisi2 ha confermato sia che le lenti a contatto morbide multifocali sono efficaci nel rallentare la progressione della miopia, sia che quelle ad alta potenza aggiuntiva (con addizione +3.00D ed oltre) mostrano risultati più efficaci e stabili nei bambini. Un altro risultato interessante di questo ultimo lavoro è che l’analisi quantitativa sulle complicanze ha dimostrato che potenze aggiuntive più elevate non comportano un aumento delle reazioni avverse.
Per concludere, nella correzione “anti progressione miopica” si può optare per lenti a contatto tradizionali con parametri standardizzati, multifocali centro-lontano o a defocus miopico specifico, monouso o a ricambio frequente, oppure orientarsi verso lenti che abbiano un’addizione periferica uguale o superiore a +2.50D, ricordando che è possibile trovare sul mercato lenti su misura e con design diversi, con addizione compresa tra +3.00D e +5.50D. Il tema è stato già trattato su Contattologia Oggi a questo link.